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sabato 30 luglio 2011

Vivere il territorio.

Lo Zambia è un mondo, da scoprire e da vivere. Il cuore aperto alle esperienze del mondo e della vita, le mani piene di terra rossa, la voglia di scoprire un nuovo modo di vivere e vedere la vita, di amare, di concepire il tempo e le esperienze in maniera essenziale. Ci dedichiamo anche ai nostri giorni da turisti così, curiosi e pieni di voglia di vedere e scoprire. Sabato mattina partiamo alla volta della multinazionale "Zambia sugar", produttrice di zucchero che stupisce prima di tutto per l'estensione (ci sono canne da zucchero in campi grandi circa 120 chilometri quadrati). La prima riflessione nasce sui due volti di questo posto, che si nota spesso qui. C'è un villaggio a due passi da quella multinazionale, dove ci accolgono col sorriso e la curiosità di sempre, mentre i bambini da subito giocano con noi. E' incredibile il contrasto tra i guadagni di quella multinazionale e le case di quel villaggio. La pace dei sensi si raggiunge al ritorno. Parte posteriore del pick up, lanciato da suor Maria sulle strade ricoperte di melassa, il vento, il sole e un cielo la cui bellezza entra nel cuore. Un odore che entra nelle narici e che ci portiamo dietro, e una canna da zucchero in bocca. 


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venerdì 29 luglio 2011

Vix sanatrix naturae

Ansia, curiosità, fascino, titubanza, timore e stupore: sono alcuni dei sentimenti provati all'idea di passare la mattinata nella clinica di Mazabuka.
Arrivate in loco, mi sono trovata con gli occhi sgranati e le orecchie tese; intorno a me il quadro era allucinante. Cumuli di gente malata e di parenti che popolano la terra rossiccia antistante. Gemiti e grida le sento ancor prima di entrare nei reparti, dove ovviamente il tutto si amplifica. Il dottor Caputi ed io abbiamo avuto la possibilità di fare un giro di visite nel reparto di maternità e in quello femminile con l'UNICA professoressa di tutta la clinica, la dott.ssa Simbala. Lei è una degli eroi del nostro tempo. Solo con le sue mani cura, medica e assiste ogni tipo di paziente.
Per la prima volta mi sono trovata di fronte a ragazze che hanno subito ogni tipo di violenza: da ustioni a interruzioni improvvise di gravidanza. Loro soggiornano accanto a donne affette da AIDS e TBC. Le condizioni generali sono al limite del possibile: non ci sono medicinali capaci di alleviare i dolori delle pazienti, i pochi strumenti usati per il controllo non sono efficienti e accuratamente sterili, le sedie a rotelle sono sedie di plastica su ruote da bici (ingegnoso, direi!), le sale operatorie si aprono direttamente sui corridoi, privando il malcapitato dell'iter che garantisce la sicurezza dell'operazione ed infine le camere ospitano sick people ed anche ragnetti e lucertole di compagnia.


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giovedì 28 luglio 2011

Finalmente di nuovo online!

Più passano i giorni e più si entra nella complessa realtà africana dello Zambia.

Mazabuka: poche case di cemento invecchiato ad un solo piano, una grande strada che la collega alla capitale e un'infinità di compound ricchi di persone, voci, mercatini, colori e .... polvere, tanta polvere sollevata da poche macchine, grandi camion e da un vento secco tipico dell'inverno tropicale.

Poi, c'è la sera africana.

Poche luci sparse che non vincono l'oscurità di strade buie. Noi incerti, guidati da Josef e altri amici i cui occhi chiari danno sicurezza. D'improvviso, i mercatini illuminati dalle candele, gli ortaggi, i grandi pomodori, le colonnine di carbone.

Ovunque, bambini che si rincorrono per ogni dove, come se non fosse buio, come se avessero le scarpe.

Percepisci quasi un po' di fretta: di tornare a casa prima che la notte avanzi, di ritrovarsi coi propri cari, in chissà quale sperduto slum di questa grande Mazabuka o di prepararsi alla lentezza saggia di un nuovo giorno africano.

Josef e i suoi amici e amiche ci riaccompagnano sani e salvi alla City of Joy.

Le nostre dinamiche scarpe da ginnastica, battute dai loro infradito, dai loro piedi nudi.

Un saluto a tutti! Corrado

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domenica 24 luglio 2011

24 Luglio: La grandezza della semplicità.

Premettendo che ogni giorno che passa in Mazabuka è per me, ma penso lo sia anche per gli altri, una nuova scoperta di vita, oggi posso dire con certezza che ogni momento che vivi qui equivale a un mese in italia. L’insegnamento che questa mattina ho ricevuto è che se una persona vuol realizzare e generare, “to begot”, una cosa, può farcela con o senza gli altri. Ho conosciuto una dottoressa il cui nome è Claudia e che ha messo su da SOLA un ospedale nella vicina Chikuni, prima missione a qualche chilometro da Mazabuka: accoglie circa 90 posti letto con un’organizzazione direi occidentale, eppure lei non è accerchiata da nessun professionista ma soltanto da uomini e donne che hanno deciso di dedicare il resto della loro esistenza agli altri. Adesso però non voglio dilungarmi troppo... L’importante è crederci sempre nelle cose che fai e che vorresti realizzare, poi il resto è tutta sistematicità. Adesso sono accerchiato da bimbe che in fondo non hanno nulla da perdere ma sicuramente qualcosa da aquisire nel loro percorso di vita. Può sembrarci stupido ma una cosa importante che ho notato questa sera è stato che durante i giochi questi bambini riescono a divertirsi con poco, cosa che da noi è impossibile fare, ….è una mole di emozioni, sensazioni che si accumulano dentro di me e che porterò per sempre nel mio cuore….buona notte a tutti mube abubaza bubotu! PENSIERO ESISTENZIALE DEL GIORNO: “NOI OCCIDENTALI SIAMO UN PORTAFOGLIO MOBILE”…A VOI LE GIUSTE CONSIDERAZIONI…


DAVIDE, mzungu dal cuore nero...


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sabato 23 luglio 2011

Focus on: Le attività!

Tante le attività da svolgere qui a Mazabuka, tanta la voglia di realizzarle, tanta l'energia! Tanto amore per questi giorni, questi luoghi, per i colori di questa terra e per tutto ciò che ci sta donando! Tra tutto il da farsi, ci siamo divisi in gruppi.

Davide e Irene, date le passioni personali e gli studi universitari intrapresi (futuri biotecnologo e medico rispettivamente), si recano ogni giorno nel "Mazabuka District Hospital"con Onofrio, che offre a pieno le sue competenze di bravo medico! Davide passa le mattine nel reparto di ematologia del laboratorio d'analisi (di costruzione italiana) e collabora con il tecnico nella diagnosi di HIV con un potente macchinario che permette l'analisi contemporanea di ben 80 campioni di sangue (e vi assicuriamo che il lavoro non manca: in questo laboratorio vengono convogliate le analisi dei campioni provenienti da ospedali non provvisti di mezzi diagnostici), mentre Irene segue la dottoressa dell’ospedale nelle sue visite nei vari reparti (maschile, femminile, bambini e ambulatorio generale).


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venerdì 22 luglio 2011

22 Luglio 2011: "No place like Home" ... "Nessun posto come Casa"

Sono pochi i luoghi su questa Terra nel quale ognuno di noi si sente realmente a casa. Casa nell’accezione inglese di “Home“ e non di “House”. Qualcuno la ritrova nelle quattro mura in cui cresce, altri nel proprio “shrine”, il santuario interiore; altri ancora si sentono a casa in quei luoghi dove ritrovano la pace interiore, dove si scopre che la propria vita ha senso solo se si condivide la propria esperienza con l’altro, se ci si abbraccia, se si baciano gli sguardi, se si guardano i gesti, se si sorride alla semplicità. Quando si torna in un luogo dopo tanto tempo e ci si sente nuovamente bene, troppo bene, si è a casa. Io qui mi sento a casa. Lo Zambia, o per non limitare il tutto ai confini da noi posti, questa parte di terre emerse del globo, rende l’uomo capace di tornare al proprio stato primordiale, lo rende libero.
Quest’anno sono partito con un solo desiderio: pretendere da se stessi il piacere dell’essenziale. Sorridere, star bene. Il resto sarà un piacevole di più! E quel che volevo l’ho già raggiunto rivedendo quei volti all’aeroporto, risentendo il loro accento, l’odore della loro pelle, accarezzando il terreno: polvere magica fluiva tra le dita per tornare a nutrire il suolo africano, la terra dalla quale discendiamo. A volte penso che se provassi a scavare in qualche luogo qui intorno, probabilmente troverei qualche brandello delle mie radici.. Alle volte penso anche che forse è qui che dovrei cercare il mio futuro. Tuttavia per ora vivo il presente, legge fondamentale della vita africana. E si scopre, chiacchierando con la gente, che in Tonga esiste la traduzione delle parole “oggi” e anche “domani”... poi basta. Non esiste il “dopodomani”: troppo in là! Esiste “un altro giorno”, indefinito, sperato, da accogliere e da vivere. Prima d’andare a dormire riporto una frase che Joseph, il mio maestro di vita, dice di ripetere ogni qual volta che pone i piedi a terra al mattino: “I still have life. So I’m strong!” Credo che basti a far capire la forza e l’energia vitale di questi fratelli!..


Luigi D'Ingeo, "piacevolmente" africano per la seconda volta...







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giovedì 21 luglio 2011

21 Luglio: Primo giorno di attività!

Il primo vero giorno di Africa è arrivato. Le strette di mano e gli abbracci di ieri sera ancora nel cuore, i volti e i sorrisi anche. Ci svegliamo con quei volti nella mente, non se ne sono mai andati, e con la voglia di vederli ancora, di vivere questi momenti, questi giorni.
Al mattino ci dividiamo tra l’ospedale e l’assistenza ai bambini. In ospedale, dopo aver conosciuto personale medico e paramedico, sono stati visitati con particolare attenzione il reparto pediatria, il laboratorio delle analisi biomediche, il nuovo reparto di ginecologia e il consultorio, formulando così un importante confronto tra il sistema sanitario italiano e quello locale. Con i bambini è tutto diverso. Basta poco perché una giornata qualunque diventi speciale, qui. Un sorriso, un gioco, una parola. Gli occhi dei bambini ancora pieni di speranza, di voglia di vivere il presente, riempiono il cuore, come nulla al mondo. La loro gioia per il nostro tempo insieme, che sembra essere sempre troppo poco. Giochiamo con loro, scriviamo, disegniamo, c’è persino chi vuol fare matematica e ce lo chiede. Non ci sono orologi, qui, non c’è il ritmo frenetico delle nostre vite italiane, nessuno bada davvero a che ora sia, se non i bambini che hanno negli occhi la fretta e la voglia di andare a scuola. La mattinata passa così, è fatta di tanti piccoli momenti e giochi, mentre nel pomeriggio, dopo un pranzo tutto locale e un caffè tutto italiano, strappiamo un’ora ai bambini e ci dirigiamo verso il paese, curiosi, con la voglia di respirare l’odore di questo posto, di toccare la terra, di scoprire ogni centimetro. Tornati a Casa Ruvo, ricominciamo a giocare in oratorio, tra canzoni e giochi italiani e africani, abbracciando i bambini, sporcandoci di terra e ridendo con loro, e tutta la giornata sta nel sorriso di un bambino. La nostalgia di casa non manca, ma i colori del tramonto e la gioia di questa giornata vincono tutto. Impariamo da questi bambini a sorridere alla vita, ad accogliere ogni giornata sorridendo al sole che sorge ed ogni sera sorridendo alle stelle, che non sono mai state belle come ora.



I ragazzi di "Un Mondo Di Bene" ormai africani d'adozione!







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mercoledì 20 luglio 2011

Un Mondo di Bene 5 è sul campo

Mazabuka: finalmente a "City of Joy" , Missione Salesiana

Dopo un giorno di viaggio da Roma a Lusaka in aereo facendo scalo ad Addis Abeba in Etiopia e poi ad Harare in Zinbabwe, siamo piano piano entrati nell'Africa vera, che vive, fatta di volti, di persone che a migliaia camminano per chilometri lungo i cigli di interminabili strade polverose, che attraversano infinite distese di vegetazione rigogliosa o bruciata dal sole e dal fuoco.

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Welcome to Lusaka International Airport!





Ore 15.00: i ragazzi ci hanno comunicato che sono atterrati e che il volo è andato bene!

L'aeroporto Internazionale di Lusaka li ha ufficialmente accolti per iniziare la loro esperienza di volontariato...è tempo ora di recuperare bagagli e pacchi!

Continuate a seguirli!

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19 Luglio - 14 Agosto: Partitiiiiiii!

Alle 16.40 di ieri, 19 Luglio, i 13 avventurieri di "Un Mondo Di Bene", edizione numero 5, son partiti dal Liceo "O. Tedone" a bordo del pullman che li ha condotti all'aeroporto di Roma Fiumicino per volare verso il "continente nero" alle ore 00.45 di questa notte. Genitori, parenti, amici, partecipanti alle precedenti edizioni, hanno salutato i ragazzi tra commozione e nostalgia...tanta nostalgia per emozioni vissute e ancora vive nel cuore! Anche i soci dell'Associazione di Volontariato "Un Mondo Di Bene" hanno salutato i ragazzi e dato il loro personale in bocca al lupo...
Tantissimi i pacchi preparati contenenti indumenti, giochi e tanto altro da destinare alla popolazione zambiana.
I ragazzi sono ora ad Addis Abeba, dove hanno fatto scalo alle ore 7.00 circa e da dove stanno già per ripartire (alle ore 9.00) per Lusaka. L'atterraggio in terra zambiana è previsto alle ore 15.00. L'arrivo a Mazabuka invece, è previsto in tarda serata (dalle ore 20.00 in poi). I ragazzi passeranno i primi 10 giorni a Mazabuka e i restanti 10 a Lusaka.
Potrete seguire i ragazzi attraverso questo blog e attraverso la pagina del gruppo facebook dell'Associazione "Un Mondo Di Bene". Mi raccomando, commentate numerosi: è un modo per accorciare le distanze!!


E ora vi lasciamo ad alcuni scatti della partenza e ai saluti di chi, dopo anni di esperienze, quest'anno sul pullman non è salito...









Martedì, 19 Luglio 2011

Siete finalmente su quel pullman e finche’ non vi avvicinerete ai banchi dei check-in di Fiumicino vi sembrera’ di essere in gita, diretti verso chissa’ quale capitale europea. Solo una volta sull’aereo inizierete a realizzare tutto e ad Addis Abeba sarete gia’ immersi nella realta’ africana.
Sono molto contenta per voi, per quello che state provando e cio’ che proverete nei prossimi giorni….e’ praticamente quello che ho provato io per due volte e spero di poter rivivere ancora… Pero’ la prima esperienza e’ quella che ti segna di piu’ emotivamente, per tanti motivi che non sto qui ad elencare…e voi, Luigi a parte, siete tutti novelli! :D
Non voglio dilungarmi ancora, anche perche’ non saprei cos’altro dire di sensato :P , pero’ posso solo consigliarvi di osservare, ascoltare con le orecchie, sentire con il cuore e capire…meditare, meditare, meditare. Senza dimenticare che il breve percorso di formazione fatto insieme vi ha insegnato che e’ importante sospendere il giudizio.
Al ritorno ognuno di voi avra’ la valigia vuota ma sara’ ricco dentro, e il peso della valigia lo sentira’ piacevolmente nel cuore!
Che Mazabuka, Lusaka, diventino le vostre case reali e virtuali! In bocca al lupo a tutti e buona esperienza!

Alessandra Brucoli

Boston, 20.07.2011

Le strade di Boston e di New York sono piene di gente, i viali sono ricchi di verde, i grattacieli sono immensi. In America ci sono cartelloni pubblicitari dappertutto, e dappertutto vedi gente che ride e che corre, che mangia e che si diverte. Ma, oggi, dopo quattro anni di esperienza in Africa, posso dire a tutti voi che state volando per questo grande ed antico continente, che non c'è esperienza più intensa di quella che vi accingete a vivere. In Africa non ci sono i teatri all'aperto ma i tramonti, non ci sono le biblioteche ma la foresta...non ci sono i grattacieli ma ci sono i Baobab; non ci sono le cascate del Niagara, ma ci sono quelle Vittoria. Il resto sarà tutto da conoscere e da vivere e non ci sono altre parole per dire...
L'augurio più affettuoso a ciascuno di voi è quello di vivere ogni giorno come un dono... e nel contemplare le stelle la sera o l'alba al mattino, non dimenticate l'Altro...che è in ciascuno di noi!
Forza ragazzi!
Un abbraccio

Annalisa Marinelli

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lunedì 18 luglio 2011

E' INIZIATA L'ESPERIENZA "MONDO DI BENE 5"



Alle ore 16,40 del 19 luglio 2011, dalla sede del Liceo TEDONE, dopo la rituale foto di gruppo, sono partiti i ragazzi di UN MONDO DI BENE, edizione 2011, per realizzare la quinta esperienza di volontariato scolastico estivo.
Sotto lo sguardo vigile e partecipe di genitori, amici e volontari che hanno preso parte alle precedenti esperienze, oltre ai componenti dell'ASSOCIAZIONE UN MONDO DI BENE, dopo il carico dei bagagli (tantissimi!...) il pullman si è allontanato dalla sede del Liceo alla volta dell'areoporto di Roma Fiumicino con destinazione LUSAKA. 

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giovedì 7 luglio 2011

IL GRUPPO "UN MONDO DI BENE 5" SI PREPARA PER L'ESPERIENZA DI VOLONTARIATO





Siamo ai nastri di partenza. Tante le difficoltà, i problemi, gli imprevisti. Ma ormai c'è la lista, c'è la data di permanenza e quella di rientro, ci sono i biglietti dell'aereo, ma soprattutto ci sono i volontari, animati da tanto entusiasmo e dal desiderio di fare un'esperienza di vita e di fratellanza.
Sono 13 i componenti del gruppo che il 19 luglio partiranno dalla sede del Liceo per imbarcarsi a Roma all'1 della notte del 20 luglio, con destinazione Lusaka. Ad attenderli il Nunzio apostolico Mons. Nicola Girasoli e Suor Maria Mazzone, ruvese salesiana, con destinazione Mazabuka, dove ha letteralmente costruito la "CASA DELLA GIOIA" altrimenti detta Casa Ruvo. Sono stati altri alunni di una precedente edizione di UN MONDO DI BENE a contribuire a realizzare la casa ed ora altri ritornano per raccogliere sorrisi e portare solidarietà. 


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